Ricevere una multa non è mai piacevole, soprattutto se capita in giornate particolari come il proprio compleanno. La frustrazione può crescere ulteriormente quando l’importo da pagare sembra ingiusto o eccessivo.
Ma cosa fare in questi casi? Esiste davvero un modo per evitare di pagare una multa utilizzando la legge a proprio favore?
La risposta è sì, e tutto dipende dalla conoscenza delle normative e dall’attenzione ai dettagli.
Il primo passo: verificare il verbale
Quando si riceve una multa, l‘istinto primario potrebbe essere quello di reagire emotivamente. Tuttavia, è fondamentale mantenere la calma e procedere con un’analisi dettagliata del verbale ricevuto. È qui che inizia la ricerca di possibili errori o omissioni che potrebbero rendere il verbale impugnabile. Un aspetto cruciale da controllare è la data di taratura degli strumenti utilizzati per rilevare l’infrazione, come gli autovelox.
La Corte Costituzionale ha stabilito che ogni dispositivo utilizzato per rilevare infrazioni stradali, come gli autovelox, deve essere tarato almeno una volta all’anno. Inoltre, la Cassazione ha precisato che tale informazione deve essere obbligatoriamente riportata nel verbale inviato all’automobilista. Se questa indicazione manca o se la taratura risulta essere stata effettuata oltre i termini previsti dalla legge, il verbale può essere considerato non valido.
Un altro elemento spesso sottovalutato ma di vitale importanza riguarda i tempi di notifica della multa. La legge stabilisce chiaramente che ogni sanzione deve essere comunicata al trasgressore entro 90 giorni dall’effettiva commissione dell’infrazione. Questo termine non parte dal momento in cui viene redatto il verbale dagli uffici preposti ma dal giorno stesso in cui si verifica l’illecito.
Un caso esemplificativo
Immaginiamo un caso ipotetico dove l’infrazione viene commessa il 23 luglio e la raccomandata con il verbale viene spedita solo il 26 ottobre dello stesso anno. Tra queste due date intercorrono più di 90 giorni; quindi secondo quanto previsto dall’articolo 201 del codice della strada, la notifica risulterebbe tardiva rendendo così possibile contestare efficacemente la sanzione.
Una volta individuata questa irregolarità nella notifica della multa, ci si trova davanti a due possibilità: presentare ricorso al giudice di pace entro 30 giorni oppure rivolgersi al prefetto entro 60 giorni dalla ricezione del verbale. Optando per il giudice di pace sarebbe necessario presenziarsi personalmente e pagare un contributo unificato; mentre rivolgendosi al prefetto non sarebbero previste spese immediate ma le probabilità di successo potrebbero apparire ridotte a causa della natura gerarchica dell’autorità coinvolta.
Tuttavia, quando si tratta semplicemente di far valere i termini legali sui tempi di notifica senza entrare nel merito dell’accusa stessa – come nel caso dei più dei 90 giorni intercorsi tra infrazione e spedizione del verbale – anche un ricorso presentato al prefetto dovrebbe avere buone chance d’esito positivo poiché basato su disposizioni normative chiaramente definite.
Attraverso questo esame dettagliato emerge quindi come sia possibile difendersi efficacemente da sanzioni percepite come ingiuste o erroneamente attribuite grazie alla conoscenza approfondita delle normative vigenti e alla capacità d’intuire eventuali error procedural or amministrativ that could invalidate the fine itself.