Hai preso una multa per l’Autovelox: potresti non doverla pagare, ecco perché

Quando si riceve una multa per eccesso di velocità, molti si rivolgono immediatamente a un avvocato per valutare la possibilità di fare ricorso.

Tuttavia, ci sono alcune verifiche preliminari che ogni automobilista può eseguire autonomamente per determinare la validità della sanzione ricevuta.

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Multa per autovelox (ANSA) TvBikeTreviso.it

Queste operazioni sono semplici e richiedono poco tempo. Vediamo quindi quali sono i passaggi fondamentali da seguire.

La menzione del decreto del prefetto

Una delle prime cose da controllare in una multa emessa tramite autovelox è la presenza degli estremi del decreto del prefetto che autorizza l’uso degli stessi in modalità automatica, ovvero senza la necessità della presenza fisica degli agenti al momento dell’infrazione. Se il verbale non riporta questi dati essenziali, significa che vi è un vizio formale che rende possibile impugnare la sanzione davanti al giudice di pace.

Un altro aspetto cruciale riguarda l’omologazione dell’apparecchio utilizzato per rilevare l’eccesso di velocità. Ogni autovelox deve essere omologato prima di essere messo in funzione; questa procedura avviene una sola volta ma è fondamentale che nel verbale sia indicato il provvedimento di omologazione. Inoltre, gli autovelox devono essere sottoposti annualmente a taratura per assicurarsi della loro corretta funzionalità. La data dell’ultima taratura non deve essere anteriore a più di un anno dal momento del rilevamento; in caso contrario, anche questo elemento può costituire motivo valido per contestare la multa.

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Nuovo decreto (ANSA) TvBikeTreviso.it

Il verbale deve indicare con precisione il luogo dove è stata effettuata la rilevazione: ciò comprende l’esatta chilometrica e il senso di marcia. Questo dettaglio è importante perché permette all’automobilista di verificare se quel tratto stradale rientra nelle aree dove l’utilizzo dell’autovelox in modalità automatica è stato autorizzato dal decreto prefettizio senza fermata immediata del veicolo.

La corretta indicazione della data e dell’ora in cui si è verificata l’infrazione è essenziale affinché l’automobilista possa identificarsi come effettivo conducente al momento dei fatti o eventualmente nominare chi era alla guida. Questo aspetto assume particolare importanza quando si vogliono contestare le sanzioni o quando si devono trasferire i punti dalla patente a seguito della violazione.

Presenza dei cartelli preavviso

Infine, benché il verbale non debba necessariamente attestare la presenza dei cartelli preavviso relativi al controllo elettronico della velocità, mancare completamente tali segnalazioni lungo la strada può fornire ulteriore spunto per contestare efficacemente una multa ricevuta tramite autovelox.

Questi sono alcuni dei “trucchetti” legali più comuni utilizzati dagli avvocati specializzati nel diritto stradale per annullare le contravvenzioni legate agli autovelox. Conoscere questi dettagli permette agli automobilisti non solo di difendersi meglio dalle sanzioni ingiuste ma anche di acquisire maggiore consapevolezza sui propri diritti e sulle procedure amministrative legate alla circolazione stradale.

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