Anche i marchi storici si possono trovare a vivere dei momenti storti, quello che vi raccontiamo oggi è una storia da non credere.
Sicuramente si tratta di un momento difficile da accettare e che crea delle complicazioni non di poco conto sotto diversi punti di vista, ma andiamo a leggere tutto più da vicino.
Preparatevi a un viaggio nel mondo dei motori.
La storia della Maserati è un viaggio affascinante attraverso successi e difficoltà, che ha visto questa storica casa automobilistica mantenere la sua dignità nonostante le numerose sfide. A differenza della Ferrari, che ha goduto di una continuità gestionale lungo gli anni, la Maserati ha vissuto una storia di discontinuità, con frequenti cambi di proprietà che hanno influenzato il suo percorso.
La fondazione della Maserati risale al 1914 a Bologna dai fratelli Maserati. Dopo un periodo iniziale dedicato principalmente alla preparazione e alla corsa di vetture per conto terzi, negli anni ’30 l’azienda inizia a costruire le proprie automobili da corsa. Tuttavia, la morte del fondatore Alfieri Maserati nel 1932 e le crescenti difficoltà economiche portano i fratelli a cedere l’azienda alla famiglia Orsi nel 1937.
Sotto la guida degli Orsi, l’azienda si trasferisce a Modena e continua a produrre automobili da corsa di successo. Nonostante gli ostacoli posti dalla Seconda Guerra Mondiale e dalle conseguenze economiche del dopoguerra, la Maserati riesce a mantenere una certa stabilità fino al 1957 quando una crisi finanziaria costringe all’interruzione delle attività sportive.
Il decennio successivo vede un importante cambiamento con l’ingresso della Citroen nel capitale societario nel 1968. Questa partnership porta innovazione ma anche sfide significative aggravate dalla crisi petrolifera del 1973 che colpisce duramente il gruppo Citroen.
A metà degli anni ’70 interviene lo Stato italiano tramite la GEPI (Gestione Partecipazioni Industriali), affidando poi la gestione ad Alejandro De Tomaso. Sotto la sua guida nasce il progetto Biturbo negli anni ’80: un tentativo ambizioso ma prematuro che non riesce a rilanciare definitivamente le sorti dell’azienda.
Nel 1993 avviene un altro importante cambio di rotta quando Fiat acquisisce l’azienda introducendo nuove strategie gestionali grazie all’intuizione dell’avvocato Agnelli di affidare parte delle operazioni a Luca Cordero di Montezemolo. Questo porta alla creazione del Gruppo Ferrari-Maserati fino al 2005 quando avviene uno spin-off che segna il ritorno dell’autonomia per entrambe le case automobilistiche sotto l’egida Fiat.
Sotto la guida dei nuovi amministratori delegati come Harald Wester, dal 2007 in poi la Maserati raggiunge importanti traguardi finanziari nonostante le sfide globali come quella economica del 2008. La strategia si orienta verso una produzione più ampia con modelli come Quattroporte e Ghibli prodotti nello stabilimento di Grugliasco.
L’avventura continua con l’impegno verso l’elettrificazione annunciata recentemente come nuovo capitolo nella lunga storia della casa del Tridente. Questa evoluzione testimonia come la Maserati abbia saputo reinventarsi più volte affrontando periodici momenti top seguiti da inevitabili flop ma sempre pronta ad accogliere nuove sfide per mantenere vivo il suo prestigioso nome nell’universo automobilistico globale.
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