Il verdetto sulla grave questione che ha colpito Michael Schumacher è arrivato. La notizia ha fatto enorme scalpore per la sua portata.
Jean Todt, Team principal della Ferrari (quando il pilota tedesco correva con le Rosse), è un suo assiduo visitatore e le ultime sue affermazioni in merito allo stato salutare del campione hanno lasciato un barlume di speranza. Michael Schumacher, però, oltre ad affrontare questa lunghissima degenza, dopo l’incidente con gli scii avvenuto nel 2013, è stato al centro dell’attenzione per una questione alquanto grave che ha girato intorno alla sua persona.
“Schumacher c’è, anche se non è più quello di prima”, ha affermato l’ex Team Principal della Ferrari, ma poi ha aggiunto parole rassicuranti (Tg24.sky.it). “Viene magnificamente sostenuto dalla moglie e dai figli”, ha detto Jean Todt, andando ad avvalorare altre dichiarazioni in merito allo stato salutare dell’ex pilota. Secondo Foxsports.com.au, infatti, il tedesco riuscirebbe a sedersi a tavola con la famiglia, ma la riservatezza sulle sue condizioni è ancora molto alta.
A volere ciò è stata tutta la sua famiglia insieme all’avvocato, i quali hanno deciso di evitare di dare bollettini medici costanti per non rimanere vittime del travisamento di informazioni che sarebbe potuto avvenire da parte di media e tifosi. Eppure, una notizia è trapelata dalla villa a Gland, in Svizzera, ben allestita per poter curare il 7 campione iridato della F1. Si tratta di un verdetto che lo riguarda di persona e che ha fatto molto scalpore.
Sono tantissimi i giornalisti che stanno facendo di tutto pur di conoscere qualsiasi cosa riguardi l’ex campione di Ferrari e Benetton. Qualcuno, però, è andato ben oltre le sue capacità e possibilità, pubblicando una notizia che ha fatto particolare scalpore, specie in Germania.
Si trattava, però, di un articolo-bufala, il quale è stato steso grazie al supporto dell’intelligenza artificiale. Più precisamente, sulla prima pagina della rivista tedesca Die Aktulle era comparsa un’intervista a Michael Schumacher, proposta ai lettori come esclusiva assoluta. Come già spiegato, c’è grande riservatezza da parte della famiglia e dell’avvocato del pilota, quindi è quasi impossibile che venga lasciato intervistare con disinvoltura.
In realtà, Die Aktulle aveva intervistato un artificiale Michael Schumacher, dimostrandosi poco attenta alla delicata situazione che sta vivendo la famiglia e le persone a lui più care. Inoltre, aveva raggirato i lettori, proponendo uno scoop che non era, in realtà, mai esistito. Il tribunale del lavoro di Mondaco di Baviera, il Landesarbeitsgericht, ha rilasciato il verdetto finale su questa inquietante questione nata nell’aprile del 2023. La rivista sarà obbligata a risarcire la famiglia di Schumacher per ben 200 mila euro, ponendo la parola fine, almeno per ora, sulla vicenda.
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