Tutti fanno finta di nulla, ma il motore più efficiente è proprio lui

Cosa preferire tra motore a scoppio e motore elettrico? Una domanda che chiunque, quando acquista una nuova auto si pone. Ecco la risposta.

Negli ultimi anni, in nome dei prezzi sempre in crescita dei combustibili fossili e per soddisfare delle necessità di preservazione ambientale, il mercato delle auto elettriche è diventato molto più presente nella società, portando a vedere in giro diversi modelli di auto elettriche a prezzi sempre più competitivi, che sempre di più riuscivano a tenere il passo con i modelli a combustibile fossile.

Qual è il migliore? foto Canva tvbiketreviso.it
Qual è il migliore? foto Canva tvbiketreviso.it

Chi oggi però si approccia a comprare un’automobile per la prima volta, potrebbero ritrovarsi un minimo spaesato: le opinioni riguardo i motori delle nuove auto sono tante e spesso discordanti. In questo articolo dunque, cerchiamo di capire cosa sia meglio tra un motore a scoppio e un motore elettrico, così che chi si approcci a un acquisto, abbia i giusti mezzi per decidere in autonomia.

Meglio a scoppio o elettrico?

Nell’acquistare un’auto, non è strano che il primo criterio che si consideri sia il prezzo. Noi però, vogliamo darvi una nuova prospettiva, per capire bene cosa nascondete sotto al cofano. Per questo motivo, prenderemo in esame alcuni parametri che ci aiuteranno a definire in maniera solida cosa sia meglio tra il classico motore scoppio e un moderno motore elettrico. 

Ecco la risposta foto Canva tvbiketreviso.it
Ecco la risposta foto Canva tvbiketreviso.it

Prima di tutto, il primo parametro da considerare riguarda la quantità d’energia che viene conservata dal veicolo che serve ad alimentare il motore e la quantità d’energia che va persa. Sotto questo punto di vista, non c’è storia, elettrico batte fossile. Un motore a benzina, tendenzialmente, sfrutta solo il 30% dell’energia di cui potrebbe disporre mentre un motore a diesel arriva circa al 40%.

Il secondo parametro, restando in tema, riguarda proprio l’investimento di quell’energia rimanente nei motori a scoppio: nei motori endotermici, l’alimentazione nasce dal carburante che viene bruciato. L’energia prodotto, in larga parte, diventa calore e solo una piccola percentuale diventa energia cinetica, utile a far muovere l’auto. Nel motore elettrico, ovviamente, non vi è conversione di carburante in energia e, inoltre, questo tipo di motore ha un’ottima resa senza bisogno di scaldarsi, avendo tutta l’energia già a disposizione all’accensione, rendendo superflue anche le marce.

Ciò su cui le auto tradizionali fanno innegabilmente meglio, è l’autonomia. Al momento infatti, un grosso problema è dato dal fatto che, le batterie impiegate nelle auto totalmente elettriche, sono eccessivamente pesanti e, nonostante ciò, si riesce a immagazzinare solo “poca” energia alla volta, obbligando a rifornimenti più frequenti. In un computo, di questi tre parametri, il motore elettrico ne esce vincitore ma ha comunque delle lacune da sanare.

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